Incontrai Gino Paoli per la prima volta nel 2011. Gli proposi di creare un progetto musicale con trio jazz e orchestra sinfonica.
Volevo riarrangiare tutti i grandi successi del cantautore genovese in modo da evidenziare la sua voce da crooner. Non lo conoscevo, così chiesi al carissimo e grandioso contrabbassista, Rosario Bonaccorso, di incontrarlo, per realizzare questo programma musicale.
Nacque così Musica…senza fine, con Rosario Bonaccorso al Contrabbasso, Roberto Tarenzi al pianoforte e Pasquale Angelini alla batteria. La prima dello spettacolo la realizzamo a Pesaro, al Teatro Rossini, con la FORM, orchestra filarmonica marchigiana.
Fu il primo di una lunga serie che per anni mi ha dato il privilegio di lavorare con uno straordinario musicista e meraviglioso uomo, che è Gino Paoli.
Una lunga storia… con Gino Paoli
Negli anni della collaborazione, tra l’altro, ebbi anche il piacere di arrangiare una versione di “Il cielo in una stanza” per il Festival di Sanremo del 2014, durante il quale ci esibimmo con l’orchestra del Festival e Danilo Rea, straordinario pianista e compositore jazz.
Nel 2013 Paoli compose il brano finale per il lungometraggio di Walter Veltroni “Quando c’era Berlinguer”, brano arrangiato e diretto da me e inciso con i Solisti Aquilani, gruppo cameristico di fama internazionale.
Che cos’è “Musica…senza fine” con Gino Paoli
Gino Paoli ha scritto e interpretato brani indimenticabili, quali Il cielo in una stanza, La gatta, Che cosa c’è, Senza fine, Sapore di sale, Una lunga storia d’amore, Quattro amici, Ti lascio una canzone, Averti addosso e tanti altri.
In “Musica…senza fine” Paoli ha interpretato le sue canzoni accompagnato da un organico orchestrale sinfonico e da un trio jazz d’eccezione. Le versioni dei brani, contaminate da linguaggi moderni che spaziano dal pop al jazz, lasciano spazio alle emozioni, che già negli anni ’60 il grande poeta genovese ci regalava, tornando indietro nel tempo, ma con un linguaggio sempre più attuale.
Moltissime le repliche tenute in tutta Italia con grande successo e critiche molto positive sia da parte del pubblico che degli addetti ai lavori e molte le orchestre sinfoniche che hanno eseguito il programma nei vari teatri italiani.
Miei sono gli arrangiamenti e la direzione d’orchestra, Stefano Fonzi